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martedì 5 ottobre 2010

ROMA ROMA ROMA (capitolo primo)

Ogni mattino che mi sveglio nella citta' eterna, ho sempre a che fare con l'esuberanza di un mancato esubero. Siamo troppi! Non e' possibile vivere in queste condizioni, e' inumano. Rasenta il sopravvivere. E' tutto una fila. Se fai una comparazione tra giorno e notte: di giorno c'e' la fila per strada e negli uffici pubblici, di notte c'e' la fila per strada e per entrare nei locali privati. Alla spicciola? Di giorno vai alla posta centrale e la sera in una discoteca del centro. Vedi te poi. Come tirare una monetina nella sabbia. Non c'e' sorte, da contestare, e' cosi' e basta. Il pericolo poi e' sempre in agguato sotto forma di Smart o T-Max in preda alla disperazione, sotto forma di Equitalia che spara cartelle pazze come la crisi oppure, facile, di finire sotto le ruote di una veloce Bmw che nella notte prova i copertoni su un incrocio senza visibilita' e con il pilota gonfio di alcol e droga. Fanno un milioni di controlli e i piloti da strapazzo su macchinoni sfrecciano sempre contro le istituzioni, se i vigili fermano qualcuno sei tu, uscito per rilassarti con la compagna, o con il compagno, che hai bevuto un bicchiere di vino e un limoncello che ti costa la patente e pure la ramanzina. Intanto intorno a te, frecce su quattro ruote infrangono regole di ogni genere, pure quelle ancora non scritte nel codice della strada. 
Per esempio della gloria del sovraffolamento, in quest'istante della mattina che sto scrivendo, proprio qua sotto si e' parcheggiato quel tizio che urla con un megafono: DONNE E' ARRIVATO L'ARROTINO. E' giusto io devo scrivere e lui lavorare percio' dobbiamo convivere. Semplice e facile. Il mal di testa che ne viene dallo scrivere mentre qualcuno ripete una cantilena maledetta, e' conseguenza del fatto che abiti a Roma: tocca adattarsi.
NON SOLO ARROTINO, FA TRASLOCHI DI OGNI TIPO E FA ANCHE LO SPAZZACAMINO!
DONNE, APPROFITTATE DEL SUO PASSAGGIO!!!
Le altre citta' ce l'hanno una rottura di cocomeri simile? O ci tocca solo a noi, come anche  tutte quelle manifestazioni del venerdi', giorno in cui s'intravede l'orizzonte del fine-settimana, guastato spesso da problemi caotici dovuti alla mobilitazione in massa di un settore produttivo, non produttivo, esclusivo, stale o privato, incacchiato o pacifista, col megafono o con i cocomeri, pronto alla banda armata (l'auto distrutta e' la tua non quelle affascinanti auto blu con vetri scuri che comandano Roma) o solo allo scontro con le forze dell'ordine in quanto rappresentante diretto dello Stato. Gia' lo vedo quel povero poliziotto che dal paesotto ha fatto domanda per la grande citta' e sta ancora peggio di te, perche' almeno tu ci sei nato qua, lui invece ha deciso di sua sponte di venire in questa colorita citta'.

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